La vergogna di Telegram non è la pirateria digitale

C'era bisogno di qualcuno che lo dicesse forte e chiaro. Che i creators vedano protetti i loro contenuti è sacrosanto, che si faccia campagna contro un'app come se fosse il male assoluto è grottesco. Sì, Telegram deve collaborare di più. Sì, il calo delle vendite è dovuto ad una qualità sempre più scadente dell'informazione   Ma non è questo il punto. Vi voglio parlare di quei canali vergognosi che incitano a revenge porn e pedopornografia. Parto da un preconcetto: la sessualità libera è un pilastro della società moderna. Se la tua fidanzata ti invia un «nude» con scritto "segati" (seconda persona singolare), l'intimità è sottointesa. Condividere la foto coi tuoi amichetti perchè ti fa figo o per una perversione senza il consenso della diretta interessata fa di te un coglione, oltre che perdere la fiducia del partner. Care donne, vi do un consiglio: se volete soddisfare le voglie dei vostri uomini con Federica la mano amica, inviate nudes nascondendo il volto.
La categoria dei pedofili è tutt'ora oggetto di studio. Pare, e dico pare, che in realtà dietro si celano gli alieni ed è questo il motivo per cui non ci hanno ancora invaso. Il profilo del pedofilo medio: sulla 60ina, solitamente divorziato, scarsissima conoscenza tecnologica (ma i siti come Badoo li conosce bene, eccome se li conosce) e capelli brizzolati. A me quelli che fanno più schifo sono i 20enni fidanzati. Andatevi a segare su Pornhub che ci ha gentilmente offerto il Premium per 2 mesi.
In questa nazione serve un cambio di cultura che avverà solamente con l'educazione sessuale a partite dalle scuole elementari. A me non piace fare di tutta l'erba un fascio, credo che non tutti i 50mila iscritti a gruppi come «Stupro tua sorella 2.0» siano dei potenziali stupratori, constatando che anche le donne si uniscono e le fanno pure admin, però la cosa che mi fa arrabbiare è la misogina imperante. "Le donne sono un contenitore per il cazzo" sì, avete letto bene. Leggete bene, trogloditi, e ricordate queste parole: non avete posto nel 2020, se le donne sono state represse per secoli è per colpa di chi aveva la vostra mentalità.
Oltretutto quando sgamati, invece di chiedere scusa e togliere la «M» di maschile sulla carta d'identità e aggiungere «A» di animale (senza offesa per gli animali), fanno gli sbruffoni.
Cosa ha fatto la polizia postale in tutto questo? Se n'è lavata le mani. Tra gli innumerevoli pervertiti ho spottato il giovane carabiniere Carmelo Bonanno di Agrigento, vedete un po' voi. Le denuncie di Fedez non sono servite, le denuncie de La Diva Del Tubo neanche, il fantastico lavoro dei LulzSec_Ita e dei suoi affiliati macchiato.. c'è voluta una denuncia di Diletta Leotta. Perchè? Perchè la polizia postale indaga solo se a denunciare è chi ha attivamente subito il torto, quindi care donne trovate la forza per denunciare. Diletta Leotta è un personaggio pubblico, prendere delle foto pubbliche dal suo Instagram non è a mio parere un reato. La polizia postale si sta prendendo dei meriti che non ha e questo mi disturba.

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