No agli imprenditori per hobby

Odio i personaggi dello spettacolo che si reinventano imprenditori: sfruttano l'immensa popolarità acquisita per ricavarne un mercato di bimbiminkia accaniti che comprerebbero da loro pure la carta igienica usata. Nulla contro la libertà d'impresa anzi, è cinismo allo stato puro. Però è giusto attenzionare i loro prodotti di dubbia qualità. Se gli sportivi si mettessero a firmare gadget in quantità industriale e li vendessero, diventerebbero miliardari in un batter d'occhio. Aaalt! Prima che l'esercito si scateni: non sto dicendo che i prodotti di Chiara Ferragni siano di bassa qualità (quantomeno non posso dimostrarlo). Partiamo dal fatto che mai spenderei più di €20 per delle infradito e se ne trovano di marca buone a €30. Chi minchia è disposto a sborsare €50 alla meno? Devi essere un collezionista o i soldi ti escono dal culo (rimanendo in tema di carta igienica).
Questo è il problema ma fa niente, chi sono io per giudicare. Il target della Chiara Ferragni Collection sono dai benestanti in su, inutile girarci attorto. Sprizza "che schifo i poveri" da tutti i pori. Sempre meglio che indossare le Birkenstock. Ha comunque più futuro della "pizza" (virgolette dovute) margherita da €20 (sì, ha avuto il coraggio di aumentare il prezzo) di Carlo Cracco. Qualcuno, che è stato in una foresta tropicale per 40 giorni e si è nutrito delle proprie feci, l'avrà mangiata. E quel qualcuno possibilmente non disponeva di acqua potabile.
Ha superato la linea rossa, costa quasi quanto un profumo di Beyoncé. Anche Francesco Totti è diventato imprenditore rimanendo però nel mondo del calcio. Ho in mente le sue barzellette quindi lo vedo più come un comico di Zelig. È difficile analizzare il suo breve operato da dirigente della Roma, tuttavia se a lui non sono stati dati poteri decisionali è perchè l'operazione era più funzionale ad accontentare i tifosi romanisti piuttosto che un reale credo nelle sue capacità.
Alcuni attori sono bravissimi ad immergersi nella parte dell'imprenditore, sono talmente bravi che imitano i metodi di evasione. La cosa strana non sono gli artifizi fiscali per pagare meno, è che pagano Raul Bova per recitare. Sapete quante volte i commercialisti hanno messo nei guai gli ignari assistiti? Accade più volte di quanto pensiate. Però accade raramente che la società che detiene i tuoi diritti d'immagine, in questo caso la Sammarco SRL, sia di proprietà di tua sorella e (ex) moglie.
Voglio fare un plauso a Laura Pasini, una gigante della nostra musica. Sapete perchè ha fatto successo nel mondo? Invece di pensare a come spillarvi i soldi, si è dedicata interamente al suo lavoro senza montarsi la testa. Quando Ferragni viene messa sopra di lei nella lista degli «orgoglio italiano», penso che non meritiamo Laura. Se lei è destinazione paradiso, Bova è destinazione carcere e Ferragni destinazione bancarotta. Vivremo mai in una nazione dove l'imprenditore fa l'imprenditore, il blogger fa il blogger, l'attore fa l'attore ed il cantante fa il cantante?

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